Bere prima di correre e l’effetto delle scarpe nuove | Diario di una runner
Brooks utilizza da sempre le soluzioni più innovative per aiutare i runner a migliorare costantemente la loro esperienza di corsa.
Brooks utilizza da sempre le soluzioni più innovative per aiutare i runner a migliorare costantemente la loro esperienza di corsa.
30 kilometri dove correrli a Milano senza alienarsi? Dove se non sul naviglio in compagnia di altri runners e ciclisti conosciuti e non?
Sono tornata a correre una maratona dopo 3 anni di stop e tagliare il traguardo, dopo quello che ho passato, è stato un susseguirsi di emozioni.
Come può essere razionale una cosa che fa soffrire dal primo all’ultimo metro? Greta racconta il suo rapporto di amore e odio con la corsa.
Pessimo inizio per una gara. Alla fine, l’ho portata a casa, con una certezza: mai più senza integratori. Mai più senza una adeguata preparazione.
Ecco cosa è quel tarlo che non mi fa dormire: sono i SENSI di COLPA. Il pensiero del Coach che aspetta di vedere il mio allenamento su Training Peaks
Domenica 7 Novembre avrei dovuto correre la maratona di New York e invece, eccomi qua al Parco Marinai d’Italia. Un’oretta di corsa tranquilla.
Mi sono imposta di mettermi le scarpe e uscire a fare la tabella che il mio coach “amorevolmente” mi ha preparato… di nuovo.
Mi piace la corsa perché è uno sport individuale e semplice, di quelli che si possono fare in ogni posto senza troppe complicazioni.
Il sole che ti scalda la pelle, il sudore che scende e si appiccica alla maglia termica, l’aria fredda che gela il naso, i piedi che battono sull’asfalto e le gambe che si muovono da sole a ritmo cadenzato, con il profumo dell’erba ancora umida della notte. Sensazioni a me care.
“L’ultra-maratona è una sfida con se stessi, non con gli altri: correre per centinaia di chilometri, in tutte le condizioni atmosferiche, tra i ghiacci del Canada o con cinquanta gradi nella Valle della Morte, spingendo il corpo e la mente oltre ogni limite immaginabile. Passo dopo passo, mentre le gambe cedono e i muscoli si disfano, nella solitudine di una corsa infinita”. Cit. ULTRA di Folco Terzani e Michele Graglia
All’inizio è l’entusiasmo, la scommessa di andare oltre quello che il tuo corpo ti permette di fare, la sfida vinta, i piccoli risultati, poi sono le endorfine che ti inebriano, ti drogano e tu non puoi più fare a meno della corsa perché il benessere e lo stato di grazia in cui ti trovi dopo l’allenamento sono impagabili. Poi è la volta della prima 10 km, la prima mezza maratona, la prima distanza regina della tua vita 42.195 metri consecutivi e un sorriso stampato sul viso per la settimana successiva l’aver tagliato il traguardo.