Nel panorama della moda contemporanea, sempre più brand si interrogano sul proprio impatto ambientale. Ecoalf si distingue per aver trasformato questa riflessione in un’azione concreta. Con la collezione primavera-estate 2026, il brand spagnolo torna a stupire con una proposta che fonde estetica e responsabilità, confermando la propria leadership nella moda sostenibile. Dopo oltre quindici anni dedicati alla pulizia dei fondali marini, oggi Ecoalf guarda anche alla rigenerazione del suolo, ponendosi come uno dei marchi pionieri nel coniugare design innovativo e impatto positivo.

GUARDA ANCHE: Retail, sostenibilità e innovazione: il punto di vista di BearingPoint 

La nuova collezione è un viaggio cromatico e materico che riporta il colore là dove sta scomparendo: negli oceani e nella terra. Le tonalità scelte sono ispirate all’oceano, simbolo e cuore pulsante della filosofia di Ecoalf. Ma il vero elemento di svolta è l’introduzione della prima collezione woven interamente realizzata in cotone rigenerativo, una materia prima coltivata in modo tale da contribuire alla salute del suolo, ridurre le emissioni e restituire biodiversità. Un traguardo che conferma la visione a lungo termine dell’azienda e la sua volontà di andare oltre il concetto di moda sostenibile, abbracciando un approccio rigenerativo.

Ecoalf e la prima collezione in cotone rigenerativo

La collezione primavera-estate 2026 segna un nuovo traguardo per Ecoalf con il debutto della sua prima linea woven composta al 100% da cotone rigenerativo. Un passo avanti rispetto al semplice utilizzo di materiali riciclati, perché il cotone rigenerativo non solo non sfrutta il suolo ma lo migliora. Questo tipo di coltivazione contribuisce attivamente a ripristinare l’ecosistema, incrementare la fertilità del terreno e assorbire più anidride carbonica, riducendo così l’impatto climatico della filiera tessile.

ECOALF pitti 2026

Ogni capo della collezione è il risultato di un processo che combina attenzione al dettaglio, innovazione tecnologica e un’estetica ispirata alla natura. Le nuance delicate riprendono i toni del mare e del cielo, mentre le linee essenziali e funzionali riflettono l’idea di un’eleganza spontanea, adatta a chi sceglie la qualità senza compromessi. Questa nuova linea è anche un invito a ripensare il nostro guardaroba, scegliendo capi che durano nel tempo e che raccontano una storia di rispetto e rigenerazione.

Non è solo moda: è un messaggio. Come ricorda Ecoalf, “la moda può contribuire a far rivivere il nostro pianeta”. Un principio che il brand persegue attraverso ogni fase del ciclo produttivo, dalla scelta dei materiali alla distribuzione, fino alla sensibilizzazione dei consumatori.

Upcycling the oceans e l’impatto della fondazione Ecoalf

L’impegno di Ecoalf non si limita alla produzione. Dal 2015, grazie alla Fondazione Ecoalf, il progetto “Upcycling the oceans” ha raccolto oltre 1.700 tonnellate di rifiuti dai fondali marini. Un risultato ottenuto con il supporto di oltre 4.000 pescatori in tutto il Mar Mediterraneo, dalla Spagna all’Italia, dalla Grecia all’Egitto. Questi rifiuti vengono trasformati in tessuti innovativi e reinseriti nella catena produttiva, dimostrando che economia circolare e alta qualità possono coesistere.

Ogni acquisto della linea Because there is no planet B® contribuisce al progetto: il 10% del valore viene devoluto alla fondazione. Un solo euro donato permette la rimozione di 600 grammi di rifiuti marini. Questo sistema dimostra come sia possibile integrare modelli di business virtuosi e responsabilità sociale, coinvolgendo attivamente chi acquista e portando un cambiamento reale nei mari e negli oceani.

Attraverso l’innovazione continua e la ricerca, Ecoalf ha sviluppato più di 600 tessuti riciclati, ricavando materiale da bottiglie di plastica, reti da pesca, pneumatici, cotone e lana post-industriali. Dal 2009 a oggi, sono stati risparmiati oltre 54 miliardi di litri d’acqua e 12.500 tonnellate di CO2. Un impatto concreto, misurabile e in costante crescita, che conferma l’autenticità dell’impegno del brand.

Ecoalf tra b-corp e circolarità tessile

Dal 2018 Ecoalf fa parte della comunità B-Corp e nel 2022 è stata riconosciuta come “Best for the World”, posizionandosi tra il 5% delle migliori aziende B-Corp globali. Questo riconoscimento certifica l’eccellenza dell’azienda non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche di trasparenza, governance e impatto sociale.

Uno dei pilastri dell’approccio di Ecoalf è la monomaterialità: circa il 70% delle collezioni è realizzato con un solo tipo di materiale per facilitare il riciclo a fine vita e ridurre drasticamente gli sprechi tessili. Questa scelta consente non solo una più facile separazione dei materiali ma anche una maggiore efficienza nel processo di riciclo, contribuendo a creare una vera economia circolare nella moda.

Oggi Ecoalf è presente in oltre 1.300 negozi multimarca nel mondo e nei suoi store monomarca a Madrid, Barcellona, Bilbao, Milano e Tokyo, oltre che online. Il suo messaggio è chiaro: ogni acquisto è un atto di responsabilità e ogni capo può essere un simbolo di cambiamento.