Eleganza autentica, ricerca materica e radici italiane profonde: Federica Tosi, fondatrice dell’omonimo brand di abbigliamento e gioielli, ci guida alla scoperta della nuova collezione FW25-26, un viaggio emozionale tra natura e architettura.

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In questa intervista esclusiva, Federica Tosi racconta il dialogo tra forza e delicatezza che anima le sue creazioni, il valore del Made in Italy nel mondo globale e la sua visione imprenditoriale che unisce stile, identità e innovazione.

Intervista a Federica Tosi

La nuova collezione FW25-26 è un viaggio emozionale tra natura e architettura. Da dove nasce questa ispirazione così profonda e duale? Nasce dall’osservazione. Sono sempre stata affascinata da come la natura e l’architettura riescano a convivere, contaminarsi, parlarsi. Questa collezione è il frutto di un viaggio — reale e interiore — in cui ho voluto raccontare il dialogo tra forme organiche e linee strutturate. Una sintesi tra emotività e rigore.

ready-to-wear FW 25-26
ready-to-wear FW 25-26

Parli di un equilibrio tra forza e delicatezza, urbanizzazione e natura. Come riesci a tradurre questi contrasti nei tuoi capi? Attraverso i materiali e i volumi. Ad esempio, accosto tessuti tecnici a lane morbide, pelle strutturata a chiffon impalpabili. Il contrasto è sempre guidato da un equilibrio: ogni pezzo nasce per essere potente ma anche portabile, deciso ma mai rigido.

Hai citato figure iconiche come Lauren Hutton e Lee Radziwill come fonti d’ispirazione. Che cosa rappresentano per te e in che modo hanno influenzato la collezione? Sono donne che incarnano eleganza senza tempo, ma anche carattere, indipendenza, carisma. Lauren Hutton è l’esempio perfetto di una bellezza autentica, libera da schemi. Lee Radziwill, invece, rappresenta un’eleganza più architettonica, quasi intellettuale. Entrambe hanno influenzato la costruzione di questa collezione, che cerca proprio quel tipo di sofisticazione spontanea.

Qual è, secondo te, il capo manifesto di questa collezione e perché? Il bomber oversize in pelle. Perché è iconico, forte, ma anche estremamente versatile. Riesce a parlare a più donne, in contesti diversi, e rappresenta quella libertà di espressione che voglio sempre difendere nel mio lavoro.

La stampa maculata reinterpretata con i tuoi toni distintivi è una delle novità di stagione. Come nasce questa scelta e come definisce il nuovo DNA visivo del brand? Ho voluto riprendere un pattern classico e rileggerlo con il mio linguaggio: più raffinato, meno urlato. Le tonalità che ho scelto – neutri caldi, accenti sabbia, toni profondi – rendono il maculato quasi un “neutro decorativo”. È una dichiarazione d’identità, ma mai aggressiva.

ready-to-wear FW 25-26
ready-to-wear FW 25-26

Il tuo bomber in pelle oversize è già stato definito un’icona. Pensi che i volumi audaci siano una risposta alle esigenze di comfort delle donne contemporanee? Assolutamente sì. Oggi le donne vogliono sentirsi libere nei propri abiti, ma senza rinunciare allo stile. I volumi generosi sono una risposta al bisogno di comfort, ma anche un modo per affermare presenza. Non si tratta solo di estetica, ma di postura, attitudine.

Entrando più nel cuore del brand: il tuo background è legato alla lingua e al commercio, poi alla moda e al design. Come convivono oggi queste anime nella tua visione imprenditoriale? Convivono in modo naturale. La formazione linguistica e commerciale mi ha dato gli strumenti per leggere i mercati, dialogare con il mondo, fare scelte strategiche. La moda è arrivata dopo, come vocazione creativa. Oggi queste anime sono complementari: mi permettono di essere sia designer che imprenditrice.

La collaborazione con Industria 62 segna un passaggio importante nella crescita del brand. In che modo questa partnership ha influenzato il tuo approccio alla produzione? Industria 62 ha portato visione, solidità e una grande attenzione alla qualità produttiva. Abbiamo potuto alzare l’asticella su tutti i fronti, mantenendo però intatto lo spirito originario del brand. È una sinergia che guarda lontano.

Il “Made in Italy” è un pilastro fondamentale per il tuo marchio. Cosa significa per te, oggi, portare avanti questa tradizione nel contesto globale della moda? Significa difendere un valore culturale, prima ancora che produttivo. Il Made in Italy è know-how, etica, artigianalità. Ma è anche innovazione. Oggi più che mai, essere italiani nella moda è un atto di responsabilità verso l’eccellenza.

Il tuo pubblico è cosmopolita, forte, versatile. Come riesci a mantenere questa connessione autentica con donne così diverse tra loro? Ascoltando. Il mio team e io siamo costantemente in contatto con le donne che scelgono il brand. Le osserviamo, le seguiamo, le celebriamo. E poi, sinceramente, mi piace pensare che la forza dell’identità visiva del brand parli a ognuna in modo personale.

Parliamo di gioielli: la collezione jewelry di Federica Tosi è interamente realizzata in Italia e ha un forte richiamo agli anni ‘70 e ’80. Qual è il segreto per rendere attuali codici stilistici così iconici? Giocare con le proporzioni, i materiali e i dettagli. L’ispirazione vintage è un punto di partenza, ma poi ogni pezzo viene reinterpretato in chiave contemporanea. Il segreto sta nel bilanciare nostalgia e modernità.

federica tosi jewels
Federica Tosi – Collezione Gioielli

Quali sono oggi i mercati esteri più strategici per il brand e quali obiettivi ti sei posta in termini di internazionalizzazione? Stiamo puntando molto su Stati Uniti, Medio Oriente e Far East.Sono mercati dinamici, curiosi, pronti a recepire un prodotto che racconta una storia autentica. L’obiettivo è rafforzare la presenza retail e digital.

Nella tua visione, qual è il ruolo del digitale e dell’e-commerce nella distribuzione e nella crescita del marchio? È centrale. Non solo per vendere, ma per comunicare, coinvolgere, raccontare il brand. L’e-commerce è una vetrina internazionale, ma anche uno spazio editoriale dove esprimere i nostri valori, giorno dopo giorno.

Se dovessi riassumere il tuo brand in tre parole, quali sceglieresti? Autentico. Trasversale. Determinato.

E infine: cosa possiamo aspettarci dal futuro di Federica Tosi? Nuove collaborazioni, aperture, espansioni? Tante cose belle. Nuove capsule, sinergie creative, progetti internazionali… ma sempre con un occhio al presente, alla donna reale. Il futuro per me è fatto di evoluzione continua, ma senza perdere mai di vista le radici.