running

Più difficile della maratona è la preparazione alla maratona, il giorno della gara adrenalina, compagnia, il paesaggio, il tifo del pubblico aiutano nello sforzo e spesso sono fondamentali nei momenti di crisi, ma la preparazione è per i coraggiosi: rinunce, tabelle, sacrifici, fatica e sudore per quattro ore di felicità.

Il mio primo lungo in preparazione della mia Maratona di Londra l’ho fatto al Parco di Monza, in un evento auto-organizzato alla perfezione (grazie Renzo Barbugian) che ha visto il coinvolgimento di oltre 300 runners provenienti da Monza e hinterland. Di solito preferisco soffrire quei kilometri in solitudine, questa volta no, ho deciso di farlo in compagnia.

Così mi organizzo con le amiche del gruppo della Milano dell’est. Auto di 4 donne agguerrite e motivate in partenza da San Donato. I presupposti ci sono tutti anche se…Domenica, sveglia alle 6, arrivo al Parco di Monza ore 8.30 partenza allenamento ore 9, alle 13.30 eravamo già a casa felici di aver fatto il nostro dovere e pronte per goderci il resto della domenica.

Incredibilmente, il giorno dopo mi alzo, nessun dolore a gambe o altra parte del corpo, bene, molto bene, solo, ecco un piccolo fastidio alla pianta del piede sinistro. Non una vescica, piuttosto una botta che fa male ogni volta che appoggio il piede “andiamo bene, se dopo 30 non appoggio il piede chissà che succede dopo i 42 di Londra… soprattutto riuscirò a farli senza vedere le stelle ad ogni passo?”.  Ieri è andato tutto bene tranne per quel fastidio alla pianta del piede che in certe falcate, ogni volta che appoggiavo il piede sentivo come delle martellate. Dolore, fastidio che si ripercuoteva lungo tutta la gamba e mi dava fitte allo stomaco, come se già non fosse abbastanza la corsa nel Parco.

Colpa delle calze mi dicono, possibile che ancora dopo 6 anni di corsa e quattro maratone faccio ancora simili errori da principiante? Le calze così come le scarpe sono fondamentali nella corsa, non importa l’investimento economico, comunque sia, non sarà mai troppo. Il benessere del piede è fondamentale.

C’è anche una postura ben precisa da tenere durante la corsa, compatibilmente con le abitudini ataviche che ci contraddistinguono fin da bambini quando impariamo a camminare e poi a correre. Difficile togliere certe abitudini (sbagliate).

Running: pochi consigli fondamentali da tenere a mente

I piedi devono poggiare sul terreno in linea con le ginocchia piegate, anche in posizione leggermente avanzata rispetto al corpo. Molti runners appoggiano tutta la superficie del piede sul terreno nello stesso momento, ciò nonostante, a seconda delle caratteristiche genetiche, del tipo di scarpe indossate e della superficie su cui si corre è possibile che si verifichi alla lunga un leggero appoggio dell’avampiede o un leggerissimo appoggio del tallone.

Calze running
Calze running

L’appoggio del piede deve essere il più leggero e rapido possibile, con una cadenza di circa 180 passi al minuto. Correre o camminare a piedi nudi può aiutare a comprendere e a prendere confidenza con la corretta la tecnica di corsa.

E’ molto importante, direi fondamentale scegliere con cura oltre alle scarpe anche le calze tecniche non solo per sfruttare al meglio le potenzialità ma soprattutto per assicurarti la massima comodità possibile ed evitare vesciche o dolori post-corsa.

Le calze da running devono essere, prima di tutto, senza cuciture. Le cuciture sono infatti la parte della calza che si deteriora più facilmente, inoltre possono causare l’insorgere di noiose e fastidiosissime vesciche o instabilità dell’appoggio. Devono essere morbide, avere un plantare anatomico che garantisca stabilità e non stringere eccessivamente sulla caviglia, per evitare che impediscano la corretta circolazione del sangue.

Le calze tecniche disponibili sul mercato sono moltissime e possono essere di struttura differenziata: rinforzate sul tallone e sulla punta, o a compressione graduata: la loro particolarità è che arrivano fino sotto al ginocchio ed agevolano la circolazione del sangue che arriva al cuore più velocemente e, in questo modo, si ossigena più facilmente.

Si differenziano per materiale, conformazione e l’utilizzo: per correre una maratona, l’ideale sono calze leggere, che non affaticano durante la gara.

Le calze tecniche sono pensate per garantire la massima comodità per tutta la durata dell’allenamento o della gara, per questo sono studiate per mantenere il piede fresco ed asciutto, assicurandoti il massimo isolamento termico grazie ai canali di aerazione.

Personalmente mi sono innamorata delle Wonderful Socks, un nome, una garanzia, ne ho 2 paia, un paio fucsia bellissime le mie preferite e un paio rosso e nero, le porto ovunque, nella sacca da running, tranne domenica, non sono stata abbastanza smart per indossarle nel lungo dei 30, purtroppo la sveglia all’alba non mi ha aiutata e nemmeno il non aver preparato la sacca con l’attrezzatura la sera prima. Anche qua errore da principiante!

Calze running
Calze running

Ma da dove arrivano le Wonderful Socks? Giovane azienda di Novara che produce calze per uso sportivo (soprattutto running e ciclismo) e ha dedicato due delle sue creazioni ai campioni olimpici del passato.

Seoul 1988 è ispirata a Gelindo Bordin, oro olimpico nella maratona nel 1988. Il disegno sulla calza riporta proprio il numero del suo pettorale.

Jet_Flo è dedicata invece alla mitica velocista Florence Griffith che ancora oggi detiene il record del mondo sui 100 e 200 metri piani. Questa calza a compressione graduata, in polipropilene e carbonio con struttura differenziata 3D, ha una particolare lavorazione che combatte la forza di gravità, riduce le vibrazioni muscolari e aiuta il ritorno del sangue venoso al cuore. Grazie a queste esclusive proprietà facilita la circolazione sanguigna e l’apporto di nutrimenti, allevia lo sforzo del sistema cardiocircolatorio e supporta i muscoli consentendo di risparmiare energia. Il risultato è una sensibile riduzione del senso di affaticamento delle gambe e di conseguenza previene anche crampi e strappi muscolari.

Le particolari protezioni inserite nelle zone di maggior attrito, punta e calcagno, garantiscono una durata più lunga rispetto ai prodotti tradizionali e una maggior protezione per il piede e della gamba. Traspiranti, resistenti, isolanti e allo stesso tempo leggere, morbide e confortevoli. Calde in inverno e fresche in estate.

Ogni modello della collezione The Wonderful Socks racconta una storia ispirata a un grande atleta, a un’impresa o a una gara. Le storie diventano in questo modo, un pretesto per migliorare le proprie performance quotidiane, ma anche uno stimolo in più per avvicinarsi per la prima volta allo sport sia esso la corsa o la bicicletta.