La moda italiana trova nuova linfa nel dialogo tra passato e futuro grazie all’iniziativa ReMade in Italy. Organizzata da Accademia IUAD, la mostra si propone di reinterpretare l’identità del made in Italy attraverso gli occhi di trenta giovani studenti, protagonisti di una narrazione visiva e culturale che intreccia storia, artigianato, arte e innovazione.

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L’evento si svolge all’interno del Complesso Monumentale Donnaregina nel cuore di Napoli, e si inserisce nel progetto nazionale Grand Tour AFAM. Questa esposizione rappresenta un’occasione unica per ripercorrere l’evoluzione di uno dei concetti più iconici della cultura italiana: il made in Italy.

Accademia IUAD valorizza il talento dei giovani creativi italiani

Accademia IUAD – Institute of universal art and design – ha scelto di dare voce agli studenti del corso triennale in design della moda attraverso un progetto che guarda al futuro partendo dalle radici culturali. L’esposizione ospita 30 capi originali ispirati ai grandi nomi che hanno definito il panorama stilistico italiano e internazionale.

L’obiettivo è stimolare la riflessione su cosa significhi oggi essere portatori dell’eccellenza italiana nel mondo, attraverso il design, l’artigianalità e il pensiero creativo. La moda si conferma qui come linguaggio universale, capace di raccontare la società e di offrire visioni inedite del contemporaneo.

ReMade in Italy esplora l’eredità del made in Italy tra moda, arte e cultura

La mostra si sviluppa come un viaggio attraverso l’estetica e l’identità italiana, partendo dalle figure pionieristiche che hanno tracciato le prime coordinate del gusto nazionale. Tra queste, Gabriele D’Annunzio, interprete visionario di uno stile totalizzante, che ha ispirato maison come Belloni, De Nicola, Lanutti e persino Hermes.

ReMade in Italy

Altro punto di riferimento è Rosa Genoni, promotrice di una moda indipendente dalla tradizione francese, che affondava le sue radici nel classicismo e nel Rinascimento. Il percorso espositivo si arricchisce con i contributi di Salvatore Ferragamo, Giovanni Battista Giorgini, Capucci, Schuberth, le sorelle Fontana, Germana Marucelli e Roberta di Camerino.

Gli studenti reinterpretano i grandi nomi della moda italiana

Trenta studenti dell’Accademia hanno realizzato una collezione che dialoga con l’eredità della moda italiana. Ogni capo nasce da un processo creativo profondo, fondato sulla ricerca, la sperimentazione e il rispetto del linguaggio stilistico dei grandi maestri. I giovani designer hanno tratto ispirazione dagli archivi storici, confrontandosi con documenti, bozzetti e capi d’epoca per creare pezzi unici.

L’intento è quello di tradurre la memoria in innovazione, proiettando l’heritage italiano nel futuro e dimostrando che il made in Italy è un patrimonio vivo e dinamico.

Archivi storici e collaborazione con istituzioni culturali

ReMade in Italy è stato reso possibile grazie alla collaborazione con prestigiosi archivi storici italiani. Tra questi, l’Archivio Emilio Federico Schuberth, l’Associazione Amici di Rosa Genoni, l’Associazione Germana Marucelli, il Nuovo Archivio Giorgini e gli Archivi di Ricerca Mazzini.

Questi enti hanno messo a disposizione materiali unici e fonti ispirative fondamentali per il lavoro creativo degli studenti. Fondamentale anche il supporto tecnico di Bonaveri, punto di riferimento nella scenografia espositiva per il settore moda.

Una riflessione sulla cultura e sul sapere della moda italiana

“ReMade in Italy è un atto di meraviglia: un viaggio nell’anima di un Paese che ha fatto della bellezza un destino, dello stile un pensiero, della moda una forma di eternità”, ha dichiarato Francesco Maffei, curatore della mostra e docente di storia della moda e antropologia.

Pasquale Esposito, direttore artistico eventi moda di Accademia IUAD, ha sottolineato l’importanza degli archivi come strumenti educativi e culturali: “Negli archivi non c’è solo storia, ma identità, visione e passione. Gli archivi sono la memoria viva del made in Italy e IUAD è orgogliosa di contribuire a restituirne il significato profondo nella cultura del progetto”.

Una nuova generazione che plasma il futuro della moda

Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di come le istituzioni formative possano contribuire alla costruzione del futuro creativo italiano. I trenta studenti protagonisti della mostra sono:

Antoniazzi Tommaso, Babovic Jelena, Bonetti Beatrice, Benedetti Giulia, Boukhris Houda, Di Donato Flavia, Veritti Emma, Gola Giorgia, Prearo Chiara, Scuriatti Silvia, Sorze Natalia, Zen Jasmine, Tazesh Saba, Vicari Anna, Antonia Rega, Acanfora Anna, Chianese Claudia, Sangermano Claudia, Ferrara Eleonora, Cammarota Gennaro, Pignatelli Gaetano, Bosso Isabel, Polese Marco, Zeolla Aurora, Marrone Claudia, Donnino Michela, Esposito Claudia, Oliveri Roberta, Ruggiero Costanza, Russo Alessia, Marigliano Salvatore, Pizza Sara, Rusciano Sara, Sorvillo Francesca.

Attraverso i loro capi, la mostra intende celebrare una nuova stagione della moda italiana, fondata sulla conoscenza, sulla sensibilità e sulla capacità di dare forma al cambiamento attraverso l’estetica.