Disney e Pixar tornano con “Elio”, un nuovo film d’animazione ricco di emozioni

Con “Elio”, Disney e Pixar Animation Studios tornano a conquistare il cuore del pubblico con una storia che unisce fantasia, ironia e profonda introspezione. Il nuovo lungometraggio d’animazione, diretto da Madeline Sharafian, Domee Shi e Adrian Molina, ci accompagna in un’avventura intergalattica in grado di parlare a tutti, grandi e piccoli, affrontando tematiche universali come la solitudine, l’identità e il bisogno di sentirsi parte di qualcosa.

“Elio”: un film d’animazione che parla di appartenenza e unicità

Non è semplice riuscire a raccontare emozioni complesse attraverso l’animazione, eppure, come sempre, Disney Pixar non ha deluso le aspettative. Elio riesce a trasmettere messaggi forti e attuali, toccando il tema della solitudine e del sentirsi fuori posto anche nella propria casa.

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Il protagonista, Elio, è un ragazzino con una fervida immaginazione e una grande passione per lo spazio e gli alieni. Tuttavia, dietro il suo entusiasmo, si nasconde un desiderio profondo: fuggire dalla Terra, un luogo che non sente suo, dove non riesce a connettersi né con gli altri né con sé stesso. Un sentimento condiviso da tantissime persone, specialmente nel mondo moderno.

2025 Disney/Pixar. All Rights Reserved.
2025 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

Il film ci insegna, attraverso il percorso del protagonista, che non bisogna mai perdere le speranze. Anche quando ci si sente smarriti o non compresi, bisogna continuare a cercare la propria strada, senza arrendersi.

Uno dei messaggi più toccanti riguarda il valore dell’unicità. Molti si sentono soli proprio perché diversi, ma è lì che si cela ciò che ci rende speciali: la nostra diversità è la nostra forza.

I riferimenti al cinema sci-fi degli anni 80 rendono “Elio” ancora più affascinante

Durante la conferenza stampa, le registe hanno rivelato che Elio si ispira a numerosi cult del cinema sci-fi degli anni ’80. Non mancano richiami visivi e tematici a maestri come Steven Spielberg e John Carpenter, ma anche a film iconici come “Alien” e al cartone “I.T.”. L’influenza di questi classici è ben percepibile nel modo in cui la storia alterna meraviglia, tensione e sentimento, con una narrazione che omaggia lo spirito avventuroso e sensibile di quell’epoca.

Questi richiami non sono mai invadenti, ma piuttosto integrati con eleganza nel linguaggio visivo e narrativo del film, offrendo un piacevole livello di lettura anche per il pubblico adulto, che potrà riconoscere e apprezzare queste citazioni.

Un approccio umano alla narrazione: niente intelligenza artificiale

Un altro aspetto molto interessante emerso durante la conferenza stampa è l’approccio scelto dalla produzione. Le registe hanno infatti sottolineato che non è stata utilizzata alcuna intelligenza artificiale nella realizzazione del film. Questa scelta è motivata dal desiderio di raccontare storie umane, imperfette, che nascano dal cuore e dall’esperienza, non da un algoritmo.

Un posizionamento forte e consapevole, che sottolinea il valore dell’autenticità e della sensibilità nella narrazione. In un momento storico in cui l’uso dell’AI sta trasformando profondamente l’industria dell’intrattenimento, Pixar sceglie di restare fedele all’anima artigianale del proprio storytelling.

Un cast vocale d’eccezione per la versione italiana di “Elio”

Il film può contare su un cast vocale italiano ricco di volti noti del cinema, della televisione e della musica. Tra i protagonisti: Andrea Fratoni è la voce di Elio, Alexander Gusev doppia Glordon, Alessandra Mastronardi è la zia Olga Solís, Adriano Giannini presta la voce a Lord Grigon, Lucio Corsi è l’ambasciatore Tegmen, Neri Marcorè interpreta il Manuale Universale dell’utente.

A questi si aggiungono anche Massimiliano Alto, Gaia Bolognesi, Ciro Clarizio, Davide Doviziani, Ilaria Stagni, Laura Amadei, Elena Perino, Micaela Incitti, Fabrizio Manfredi, Monica Volpe, Gemma Donati, Beatrice Caggiula, Alessia Rapini, con la direzione del doppiaggio affidata a Massimiliano Manfredi e l’adattamento dei dialoghi a Roberto Morville.

La trama di “Elio”: una disavventura cosmica alla scoperta di sé

Nel cuore del racconto troviamo Elio, un ragazzino che viene inaspettatamente teletrasportato nel Comuniverso, un’organizzazione intergalattica con rappresentanti provenienti da galassie lontane. Qui viene erroneamente identificato come il leader della Terra e si ritrova coinvolto in una serie di incontri con strane creature aliene, situazioni impreviste e sfide intergalattiche.

2025 Disney/Pixar. All Rights Reserved.
2025 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

Il film, senza rivelare spoiler, segue il suo viaggio attraverso mondi sconosciuti e incontri straordinari, mentre cerca di capire chi è davvero e dove appartiene. Un’avventura epica che si trasforma in un percorso intimo e personale.

Un film per tutte le età, con un messaggio attuale e potente

“Elio” è un film che consiglierei a tutti: bambini, ragazzi e adulti. Il messaggio che trasmette è profondo e necessario, specie in questo momento storico. In un mondo in cui troppo spesso prevalgono l’isolamento e l’incomprensione, questo film ci ricorda quanto sia importante connettersi tra esseri umani, ascoltarsi, capirsi e costruire ponti invece che muri.

Ci ricorda che viviamo tutti nello stesso pianeta, e che non siamo poi così diversi gli uni dagli altri. Elio ci invita a guardare al cielo, sì, ma soprattutto a guardarci dentro e attorno, con più empatia.

2024 Disney/Pixar. All Rights Reserved.
2024 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

Perché vedere “Elio” al cinema

“Elio” è un’esperienza visiva ed emotiva che merita assolutamente di essere vissuta sul grande schermo. I colori, l’animazione dettagliata, la colonna sonora e le atmosfere spaziali si esprimono al meglio in sala. Ma soprattutto, il cinema è il luogo perfetto per lasciarsi coinvolgere dalla sua storia e riflettere sulle sue tematiche con la giusta intensità.

Un film da non perdere e da vedere con tutta la famiglia.