Ci sono marchi che, più di altri, sanno attraversare decenni di moda senza mai perdere coerenza né identità. Jimmy Choo è uno di questi. Sinonimo di femminilità, glamour e artigianalità, la maison londinese, nata nel 1996, ha saputo definire un’estetica precisa, capace di fondere eleganza e sensualità, leggerezza e forza.
Oggi, in occasione di una tappa importante nella sua storia, il brand riporta alla luce i suoi modelli più rappresentativi con The Archive: 1997–2001, una capsule che celebra i primi cinque anni di attività. Più che una semplice riedizione, si tratta di un racconto visivo che ripercorre le radici della maison e conferma la sua capacità di restare attuale anche a distanza di tempo.
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La capsule nasce da una selezione curata da Sandra Choi, direttrice creativa del marchio, in collaborazione con il designer Conner Ives e il fashion journalist Alexander Fury. Insieme hanno scelto otto modelli che rappresentano l’essenza stessa di Jimmy Choo, calzature che hanno segnato il passaggio dagli anni Novanta ai primi Duemila e che, oggi, rispondono ancora perfettamente al gusto contemporaneo. Un lavoro di ricerca e valorizzazione del patrimonio estetico del brand, concepito non come nostalgia, ma come occasione per riflettere sulle origini e rinnovarne il valore.
Come racconta la stessa Sandra Choi: “Abbiamo guardato a tre decenni di lavoro e siamo tornati indietro ai primi cinque anni. Perché? Perché quegli anni rappresentano davvero il cuore e l’anima di Jimmy Choo: sono le nostre radici, il punto da cui tutto è cominciato. E guardando questi modelli ho rivisto idee che ancora oggi sono essenziali per il brand: valori eterni di glamour, femminilità, uniti a lavorazione artigianale e cura dei dettagli. È stato affascinante vedere Jimmy Choo attraverso gli occhi di altri. Questa collezione parla di ciò che siamo stati, di ciò che siamo e di ciò che continueremo a essere. È una celebrazione, pura e semplice. Jimmy Choo accenderà sempre una festa.”
I modelli che hanno segnato lo stile Jimmy Choo
Protagonista indiscussa di questa capsule è la celebre 72138, sandalo diventato leggendario per essere apparso ai piedi di Sarah Jessica Parker nel ruolo di Carrie Bradshaw in Sex and the City. Disegnato nel 1998 in suede lilla vintage e decorato con piume leggere, è entrato nell’immaginario collettivo grazie alla celebre battuta “I lost my Choo!”. Oggi torna per la prima volta in collezione, confermando la forza di una calzatura capace di trasformarsi in icona pop.
Accanto a questo pezzo storico, The Archive propone altri sette modelli selezionati con cura. C’è The Strappy, sandalo con sottili listini incrociati della collezione Spring/Summer 1997, progettato per valorizzare la gamba e rifinire il piede con eleganza. C’è The Leo, sandalo animalier in gros-grain leopardato del 1998, visto anch’esso nella celebre serie televisiva. Segue The Bow, datato 2000, decorato con stampa a pois su pelle effetto pitone, con fiocchi asimmetrici che avvolgono la caviglia.
Tra le proposte più dinamiche The Slide, mule flat in nubuck verde menta con silhouette grafica, e The Boot, stivale in stampa pitone lanciato nel 2000, protagonista della campagna firmata Raymond Meier. Completa la capsule The Thong, sandalo a tacco alto con tomaia in chain-mail argentata, insieme a The Flower, calzatura eterea con corsage ricamato che decora la punta. Modelli diversi tra loro, ma accomunati da una forte coerenza stilistica e dall’impronta precisa del marchio.
The Archive: una capsule tra heritage e contemporaneità
Questa capsule non è solo un’operazione di recupero d’archivio. È un progetto che sottolinea la capacità di Jimmy Choo di saper leggere il proprio passato per costruire il presente e immaginare il futuro. I modelli selezionati raccontano un’estetica fatta di glamour, femminilità e una lavorazione artigianale che non ha mai ceduto alle mode passeggere. Sono scarpe nate per le donne e pensate per accompagnarle in ogni momento, da una serata elegante a un evento più informale, mantenendo sempre quella componente di leggerezza e sicurezza tipica della maison.
Il loro ritorno, oggi, dimostra quanto i codici stilistici di Jimmy Choo siano rimasti attuali. Il minimalismo sensuale dei sandali a listini sottili, il fascino dell’animalier, l’amore per i dettagli couture e l’ironia di certi accessori oggi tornano a dettare legge, confermando quanto il vero stile sappia superare il passare delle stagioni. Ecco perché queste otto scarpe, nate tra il 1997 e il 2001, risultano perfettamente in sintonia con le collezioni contemporanee.
Più che una semplice capsule celebrativa, The Archive è una dichiarazione d’identità, che ribadisce il valore di un marchio capace di mantenere intatti i propri valori mentre il mondo cambia. Un’occasione per raccontare la coerenza di una maison che da sempre sa farsi interprete delle esigenze femminili, combinando estetica, funzionalità e carattere.