La sensibilità dentale è un fastidio che può compromettere gesti quotidiani semplici come bere una bevanda fredda o mangiare un cibo caldo. Quando a questo problema si aggiunge la retrazione gengivale, la situazione può diventare ancora più complessa, perché sono richiesti interventi specifici. Molti pazienti a volte sottovalutano i primi segnali, attribuendo il disagio a fattori momentanei. In realtà, dietro sintomi così comuni possono nascondersi cause profonde che meritano di essere affrontate in modo tempestivo.
Recessione gengivale: cosa sapere e quando agire
Uno dei segnali più evidenti, che spesso accompagna la sensibilità, è la retrazione delle gengive. Questo fenomeno, definito recessione gengivale, porta a una maggiore esposizione della radice del dente e può causare dolore a ogni stimolo termico. Le gengive, infatti, svolgono una funzione protettiva: quando si ritirano, viene meno una barriera naturale contro agenti esterni.
In alcuni casi, per ridurre il disagio, si può valutare l’opportunità di un intervento specifico. Ad esempio, tra le opzioni disponibili c’è l’innesto gengivale. Questo tipo di procedura permette di ripristinare il tessuto gengivale perso, proteggere le radici esposte e migliorare il sorriso del paziente.
Per chi sta valutando questa possibilità, è utile conoscere sull’innesto gengivale costi da Clinica Villa, struttura odontoiatrica che offre servizi avanzati e personalizzati nel campo dell’odontoiatria.
I costi variano in base all’estensione dell’intervento, alla tecnica utilizzata e alla situazione clinica di partenza, ma la clinica si caratterizza per un approccio orientato alla chiarezza e alla qualità, con consulenze dettagliate e soluzioni concrete. Oltre all’innesto, la clinica si occupa anche della prevenzione e del trattamento delle patologie gengivali attraverso piani igienici e terapie non invasive.
Le cause da tenere in considerazione
Nella maggior parte dei casi, la sensibilità dentale e la retrazione delle gengive non sono casuali. Tra le cause più frequenti ci sono:
- uno spazzolamento troppo energico con setole dure;
- l’uso scorretto del filo interdentale;
- accumuli di placca non rimossi correttamente;
- malattie parodontali non trattate.
Inoltre, le abitudini alimentari scorrette, come il consumo eccessivo di bevande acide o di zuccheri, possono indebolire lo smalto e favorire l’irritazione gengivale. La prevenzione rimane quindi sempre uno strumento fondamentale per ridurre il rischio di danni.
Rimedi e trattamenti contro la sensibilità dentale
Chi avverte una sensibilità costante dovrebbe seguire alcuni consigli tra le abitudini della vita quotidiana. Innanzitutto, bisognerebbe utilizzare un dentifricio specifico per denti sensibili, da usare con uno spazzolino a setole morbide. Non si dovrebbe esercitare troppa pressione durante la pulizia ed è importante evitare sbalzi termici, oltre che ridurre l’assunzione di alimenti acidi.
Quando il fastidio persiste, il dentista può intervenire con soluzioni professionali che agiscono sulle radici esposte o che prevedono il trattamento delle parodontiti, interventi che rafforzano lo smalto e ricostruiscono le difese naturali dei denti. Un controllo periodico, infine, permette di intercettare in tempo i primi segnali di un problema più ampio, prima che diventi complesso da gestire.
La prevenzione e lo stile di vita
La prevenzione dovrebbe essere sempre alla base. I controlli regolari, eseguiti almeno due volte l’anno, ad esempio, rappresentano un investimento importante per il benessere della bocca in generale. I professionisti forniranno consigli specifici sul tipo di spazzolino più adatto, sulla tecnica corretta di spazzolamento e sulle eventuali aree da monitorare con attenzione nel corso del tempo.
Sul benessere gengivale e sulla sensibilità dentale influisce anche il comportamento che si segue ogni giorno. Trascurare alcune abitudini può far peggiorare la situazione in modo graduale. Fumare, ad esempio, favorisce la retrazione delle gengive e ostacola la guarigione dei tessuti. L’uso prolungato di collutori troppo aggressivi e il consumo eccessivo di cibi molto zuccherati possono causare microtraumi e infiammazioni localizzate.
Un’altra cattiva abitudine frequente è quella di saltare la pulizia serale dei denti, lasciando che placca e residui alimentari agiscano indisturbati durante la notte.