Icona internazionale, attrice, modella e oggi anche volto di un progetto di famiglia: Brigitte Nielsen è protagonista della campagna RD/19 Dry Gin, accanto ai figli Raoul e Douglas Meyer.

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In occasione del lancio ufficiale del brand di gin a Milano, l’abbiamo incontrata per parlare di rinascita, famiglia e della filosofia che anima il progetto: Honor Your Time.

In questa intervista, Brigitte si racconta con autenticità, ripercorrendo le tappe della sua carriera e condividendo riflessioni profonde sul valore del tempo, della positività e delle seconde possibilità.

Qual è stata per lei la rinascita più importante nella sua vita, dopo tante esperienze artistiche diverse – da cantante a icona pop, da modella ad attrice? La rinascita più importante è stata imparare ad amarmi, conoscermi davvero e vivere con energia, serenità e positività. Un altro aspetto fondamentale è stato ritrovare una bellissima unione con la mia famiglia. Quando i miei figli erano piccoli, ero spesso via per lavoro. Ma ho sempre creduto che non sia la quantità del tempo passato insieme a fare la differenza, bensì la qualità. È proprio per questo che RD/19 mi sta così a cuore. Il messaggio “Honor Your Time” è qualcosa che sento profondamente, mi commuove. È un invito valido per tutte le famiglie, per ogni persona: la vita è una, e bisogna amarla appieno.

rd19 dry gin brigitte nielsen (1)
ph: Mayk Azzato

Guardando ai suoi esordi, che rapporto ha oggi con l’immagine pubblica che è stata costruita attorno a lei? Un rapporto molto positivo. Oggi provo una gioia immensa nel sapere che ho iniziato la mia carriera come fotomodella a Milano a 17 anni, e che sono tornata proprio qui – non solo per RD/19 o per i miei figli, ma anche ancora una volta come modella. Questo ritorno è speciale, mi dà un senso di libertà e soddisfazione. Essere accettata oggi come una donna forte, bella e unica è qualcosa che mi rende orgogliosa. L’ultima intervista che ho fatto in America era dedicata alle icone, e ne facevo parte. Sono davvero fiera di questo riconoscimento.

brigitte nielsen con i figli (2)

Ha lavorato con grandi nomi del cinema. Qual è il ricordo più importante legato a quel periodo? Senza dubbio il film Beverly Hills Cop II con Eddie Murphy, nel 1986, diretto da Tony Scott. È stata un’esperienza straordinaria, piena di risate ed energia. Eddie non studiava mai il copione, improvvisava tutto, e seguirlo era una vera sfida, ma anche molto stimolante. In realtà, ho vissuto tutta la mia carriera con entusiasmo: la moda, la televisione, il cinema… ogni tappa mi ha dato qualcosa di speciale. E poi c’è la maternità, che è una parte fondamentale della mia identità. Dopo aver cresciuto i miei figli, io e mio marito abbiamo avuto una bambina quando avevo 54 anni. Ci abbiamo provato per tanti anni, ed è stato un sogno che si è realizzato. Questo racconta molto di chi sono io: non mi arrendo mai. Mai. Cado dalla bici, mi rialzo e continuo a pedalare. È così che affronto la vita.

Un messaggio finale per chi ci legge? Vivete pienamente. La vita è una e vale la pena viverla con gioia. Anche nelle giornate difficili, possiamo scegliere come affrontarle: con positività o negatività. Sorridete, anche quando è complicato. Siete più belli così. Vi voglio bene.

Intervista in collaborazione con Syria Errante e Aurora Nesti