Moriva il 5 dicembre del 2013 Nelson Mandela, diventato uomo simbolo del Sudafrica in seguito alla scelta di dedicare la sua vita alla lotta contro l’apartheid e alla conquista della libertà per il suo popolo.
Una vita vissuta per aiutare gli altri quella di Nelson Mandela, nato nel luglio del 1918 da un capo della tribù Thembu.
Le se origini aristocratiche gli permettono di studiare e di conseguire la laurea in giurisprudenza, così che nel 1944 sceglie di essere attivo in campo politico e diventa membro dell’ANC, African National Congress.
Per molti anni guida campagne pacifiche contro l’apartheid, cercando di combattere il regime politico che legalmente e giuridicamente permette la segregazione dei neri lontani dai bianchi.
Nelson Mandela è stato un rivoluzionario e un pacifista, rimanendo a lungo leader del movimento anti-apartheid ed avendo un ruolo importante nella caduta del regime.
Arrestato e condannato, Mandela non si arrende e continua a sostenere le proprie idee e i propri principi di anti-razzismo e di uguaglianza.
“Sono pronto a pagare la pena anche se so quanto triste e disperata sia la situazione per un africano in un carcere di questo paese. Sono stato in queste prigioni e so quanto forte sia la discriminazione, anche dietro a queste mura, contro gli africani. In ogni caso queste considerazioni non distoglieranno me né altri come me dal sentiero che ho intrapreso. Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l’apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l’inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni, in questo paese” queste le parole di Mandela in tribunale.
È il 1990 quando viene liberato dalla prigione. Nel 1993 vince il Premio Nobel per la pace e l’anno seguente viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo, rimanendo in carica fino al 1998.
Nelson Mandela muore a 95 anni a Johannesburg il 5 dicembre 2013.